come funziona la successione degli immobili

I beni immobili possono diventare di nostra proprietà non solo attraverso un contratto di compravendita ma anche per successione ereditaria. Esistono due diverse tipologie di successione, la successione legittima e la successione testamentaria. La successione testamentaria è quella che viene dettata da un documento scritto, detto appunto testamento, in cui vengono inserite le volontà di una persona, documento che viene aperto in presenza di un notaio al momento della morte della persona che lo ha redatto. La successione legittima invece è la successione dei beni a persone con legami di parentela molto stretti con la persona morta, una successione prevista per legge. Ovviamente nel caso in cui non vi sia un testamento si fa subito riferimento alla successione legittima.

Nel caso in cui una persona riceva per successione un determinato bene immobile, qualunque sia la tipologia di successione con cui quel bene immobile è stato ereditato, deve ovviamente decidere se accettarlo o meno.

successioneSe l'erede decide di accettare il bene immobile questa decisione deve necessariamente essere denunciata attraverso la redazione scritta di una dichiarazione in cui l'erede deve indicare le tipologie di beni che ha appunto ricevuto in eredità. La denuncia di successione deve per legge essere effettuata entro sei mesi dalla morte della persone che ha lasciato quel bene in eredità. È importante ricordare però che questa denuncia deve essere effettuata solo nel caso in cui l'eredità preveda dei beni immobili, negli altri casi invece non è assolutamente necessaria.

Per quanto riguarda invece la decisione di rinunciare all'eredità se l'erede è nel possesso dei beni ereditari può rinunciare alla successione di questi beni entro un termine di tre mesi. Scaduto questo termine il successore diventa tale a tutti gli effetti e quindi non c'è più alcun bisogno di effettuare una comunicazione ufficiale. Diversa invece è la situazione dell'erede che non è in possesso dei beni ereditari. In questo caso infatti è necessario effettuare una comunicazione in modo pressoché immediato delle sue intenzione perché altrimenti dopo dieci anni egli può arrivare a perdere il diritto su quei beni.

La decisione di rinuncia del bene immobile deve essere seguita da una dichiarazione formale che deve ovviamente essere effettuata alla presenza di un notaio. L'atto di rifiuto del bene immobile deve poi ovviamente anche essere iscritto nell'apposito registro delle successioni e poi nei registri immobiliari.

L'erede può scegliere anche una terza strada. In alternativa alla rinuncia del bene immobile l'erede può decidere di accettare il bene con beneficio d'inventario che prevede che il suo patrimonio non vada a fondersi con il patrimonio della persona defunta. In questo modo l'erede evita che gli eventuali debiti contratti dalla persona defunta vadano a pesare sulle sue spalle. Per rendere ufficiale il beneficio d'inventario l'erede deve farne esplicita richiesta, richiesta che può o meno essere approvata.

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